codice fiscale comitato quartiere Monreale
registrazione statuto
Dorotea Piras
Elisabetta Manella
Luigi Gurrieri
Ignazio Atzori
Antonello Concas
Carlo Crespellani Porcella
Marino Argiolas
Simonetta Biagini
Matteo Lai
La storia di Monreale
Torri per Uffici di Matteo Lai
Progettisti: Francesco Fanni, Lorenzo Marchetti (Cagliari).
Consulenti sulle strutture: Bogue Babicki associates inc. structural designers, consulting engeneering (Vancouver, Canada).
Committente: Gestioni s.p.a.
Società realizzatrici: G. B. Bosazza, CO.GE.SAR. s.c.r.a.l., Tensoteci s.p.a.
Inquadramento generale
Le torri per uffici sono inserite in un più generale contesto, il quartiere di Monreale, insieme a residenze civili e commerciali, centri per i servizi e per lo svago. Il precedente e lo schema della struttura. Il riferimento architettonico è il West Coast Transmission Building in Vancouver (British Columbia, Canada) costruito tra il 1968 e 1969. La ricerca di minimizzare l’impatto visivo dell’opera caratterizza l’edificio e ha portato all’eliminazione dei tre piani inferiori consentendo così la vista dalla piazza sulle montagne e sull’oceano, consentendo immediatamente la sua caratterizzazione come struttura sospesa. Vancouver è situata in una zona ad elevato rischio sismico, in quest’ottica va visto lo schema strutturale costituito da un nucleo di controvento ad elevata rigidezza al quale sono appese le strutture, così consentendo una sorta di precompressione del nucleo tutta a vantaggio della stabilità nei confronti delle azioni laterali (stato di sforzo più favorevole ed eliminazione della trazione sul nucleo). Negli edifici alti, realizzati convenzionalmente, il nucleo è deputato esclusivamente al trasferimento delle forze laterali in fondazione senza alcun contributo verso i carichi verticali. Così facendo il nucleo è meno vulnerabili alle sollecitazioni sismiche.
Altri aspetti strutturali secondari sono:
1. l’incremento di efficienza -spaziale- dei piani interrati (adibiti a parcheggio e archivi) dato dall’eliminazione delle colonne;
2. un utilizzo efficiente ed economico del materiale, infatti gli elementi di collegamento in acciaio, i cavi, sono tutti tesi; consentendo una riduzione delle sezioni e l’eliminazione del problema dell’instabilità al quale sono soggetti gli elementi di acciaio compressi.
Maggiori informazioni su: https://www.historicplaces.ca/en/rep-reg/place-lieu.aspx?id=8780
Il dettaglio
Per la realizzazione del sistema di ancoraggi e collegamenti dei cavi, sono utilizzati cavi continui poggiati sulla testata del nucleo (resa convenientemente curva) eliminando la realizzazione di punti di ancoraggio. Le travi del solaio sono collegate direttamente ai cavi mediante giunzioni ad attrito (che hanno richiesto una specifica sperimentazione). Per compensare l’effetto dell’allungamento dei cavi le giunzioni sono state individuate previamente per compensare questo effetto, invece per quanto riguarda l’effetto termico si è considerato il cavo inserito all’interno della struttura (il cui interno è tenuto ad una temperatura controllata dagli impianti meccanizzati di ventilazione) e strutture di acciaio sono soggetto a una adeguata protezione d’incendio; le travi sono state protette mediante applicazione spray di intonaco alleggerito antincendio (“Monokote”).
La realizzazione
Le fasi di realizzazione sono articolate in:
1. getto continuo del calcestruzzo per la realizzazione del nucleo (della durata di venti giorni);
2. realizzazione delle travi principali e posizionamento dei cavi;
3. realizzazione dei solai (uno al giorno).
Architettura
Il sistema di sospensione ha consentito di creare dei piani open space di circa 19x19 m. I prospetti sono stati realizzati con uno schema modulare basato sulla forma quadrata dei pannelli a specchio (che riflettono l’architettura contermine). Ognuna delle singole torri è individuata dal colore della finitura del nucleo di controvento a vista. La forma particolare dell’elemento terminale è dovuta alla necessità urbanistica di svuotare le parti non strutturali. A servizio delle torri per uffici sussistono ulteriori due piani interrati ospitanti gli
archivi, i parcheggi (100 per ogni torre) e i servizi tecnici. Considerata la situazione geologica della zona (Arenarie di Pirri), le falde sono ricchissime di acque che vengono pompate e utilizzate per l’irrigazione dei giardini.
Bibliografia:
1. Babicki B., Cable support office building. Civil engineering ASCE, Ottobre 1971.
2. Babicki B., Westcoast building cable suspended structures Vancouver, B.C. IABSE congress report.
3. Hrennikoff A., Agrawal K.M., Mathew C.I., Alternative analysis of stress and frequency of structures of type of West Coast Transmission Bulding in Vancouver, B.C. Canada. IABSE congress report.
4. Loddo G., Guida all’architettura contemporanea di Cagliari, (1996) Cagliari: Coedisar.
particolare tamponature
I giunti di attrito
opportunità per avviare un processo di rigenerazione urbana
Per rigenerazione urbana si intende un complesso processo sociale capace di produrre effetti socio-spaziali contestuali e duraturi nel tempo: sono moltiplicati i diritti di uso di uno spazio (pubblico e non) che diventa risorsa disponibile, capace di ancorare processi di empowerment. A livello comunitario si parla di empowerment quando si fa riferimento all’attivazione dei cittadini in relazione alle strutture sociopolitiche e allo sviluppo delle loro capacità di incidere sulle trasformazioni sociali.
Il termine rigenerazione è oggi utilizzato per identificare processi urbani molto diversi tra loro: progettualità dal basso, ma anche grandi progetti urbani fortemente top-down, interventi di semplice arredo urbano o processi di riappropriazione di spazi pubblici e attivazione sociale.
Il comitato di quartiere di Monreale mira alla costruzione di un progetto di RIGENERAZIONE URBANA quale intervento volto a migliorare e trasformare l’aspetto, la funzionalità e la qualità di vita del quartiere attraverso il recupero e la riqualificazione di spazi degradati o sottoutilizzati.
I progetti di rigenerazione urbana possono riguardare diversi ambiti:
TERRITORIALE: il recupero di aree abbandonate o sottoutilizzate come aree verdi degradate o edifici inutilizzati o abbandonati in fase di costruzione.
SOCIALE: il miglioramento della qualità della vita dei residenti, attraverso la creazione di nuovi servizi, l'aumento della sicurezza e la promozione della partecipazione dei cittadini.
ECONOMICO: la creazione di nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico; l'efficienza energetica degli edifici, la riduzione dell' inquinamento e a creazione di spazi verdi, con una riduzione dell'inquinamento e la promozione della mobilità sostenibile.
SICUREZZA: aumento della sicurezza grazie al miglioramento dell'illuminazione pubblica, l'installazione di telecamere di sorveglianza
ATTIVITÀ: gli effetti elencati sopra generano anche un miglioramento dell’attrattività del quartiere.
In Verde sono campite le aree tornate in proprietà comunale a seguito della sentenza TAR Sardegna n. 136/2023
Breve storia del quartiere di Monreale
Sentenza TAR n. 136/2023
Delibera Consiglio comunale di Cagliari n. 6/2024